Il mese di marzo, con la festa della donna, è l’occasione migliore per occuparci del benessere femminile e portare l’attenzione su un disturbo di cui si parla ancora troppo poco: la vulvodinia.
La vulvodinia colpisce una donna su sette tra i 18 e i 60 anni, ed è caratterizzata da dolore o bruciore cronico avvertito nella regione esterna dei genitali (la vulva), senza cause evidenti.
Talvolta la comparsa del disturbo può essere associata a vaginiti e candidosi ricorrenti, sbalzi ormonali, lesioni ai nervi dell’area vulvare, o altri traumi, anche determinati da violenza sessuale.
In generale, però, la malattia non mostra segni fisici evidenti e inequivocabili, quindi la diagnosi richiede l’esclusione di altre patologie, e spesso è tardiva.
Per questa ragione è importante parlare di vulvodinia, per renderla più facilmente riconoscibile e per fare in modo che le donne che ne soffrono non si sentano sole né impotenti.
Proviamo allora ad approfondire vulvodinia, Fiori di Bach e altri rimedi naturali che possono supportare la guarigione.
Sintomi della vulvodinia, effetti e cure
I sintomi della vulvodinia comprendono:
- bruciore,
- irritazione,
- dolore pungente,
- prurito,
- gonfiore,
- secchezza
all’ingresso della vagina e nella zona che la circonda.
Questi sintomi non sono costanti e non hanno sempre uguale intensità: spesso si manifestano o peggiorano durante i rapporti sessuali, o prima del ciclo mestruale.
Dolori e fastidi possono variare anche nell’arco della giornata: talvolta compaiono o si intensificano nel tardo pomeriggio/sera, e possono essere legati agli sbalzi termici (umidità/freddo).
Oltre ai sintomi fisici, la vulvodinia può causare altri problemi: di frequente influisce sulla vita sessuale e può riflettersi su tutta la vita sociale, portando la donna all’autoisolamento e alla depressione.
Molte donne con vulvodinia, infatti, fanno fatica a comunicare il proprio disturbo per senso di vergogna, e si sentono incomprese o sminuite nella propria sofferenza.
Per tutti questi motivi, è fondamentale approcciare la terapia non solo con l’idea di liberarsi del dolore fisico, ma anche con l’intento di ristabilire il benessere emotivo.
Si può allora ricorrere al supporto psicologico e abbinare pratiche come Yoga, Midfullness, o Biofeedback Elettromiografico (un metodo di autorilassamento per riuscire a controllare le contrazioni dei muscoli).
Anche la natura, grazie ai rimedi floreali, offre un valido sostegno per affrontare i disagi psico-fisici legati a questa malattia, tanto silenziosa, quanto invalidante.
Infatti, le essenze della floriterapia possono supportare la gestione del dolore fisico e delle emozioni generate dalla vulvodinia, come paura, vergogna, delusione, frustrazione e rabbia.
Vulvodinia, Fiori di Bach e altri rimedi naturali
Tra le cure naturali più indicate, ho selezionato alcuni Fiori di Bach, ma anche un’essenza dei Fiori Italiani Flos Animi, un rimedio delle Acque Vibrazionali Fons Animi e un preparato di Essenze Animali Wild Earth.
- Rosmarino dei Fiori Italiani Flos Animi: quando la vulvodinia fa sentire molto stanche e spente, questa essenza aiuta a ritrovare la forza vitale; inoltre, dona maggiore capacità di apprezzare le cose della vita e in questo modo evita che la donna rivolga ogni pensiero alla propria malattia; allontanando il senso di sfiducia, il rimedio aiuta a trasformare l’energia negativa in energia attiva e buona.
- CK2 o Rimedio dell’Emozione delle Acque Vibrazionali Fons Animi: agisce sul secondo chakra, che si trova nel basso ventre; è indicato anche l’uso topico, con qualche goccia adoperata durante i lavaggi vaginali.
- Rock Water dei Fiori di Bach: è il rimedio per la rigidità del pavimento pelvico, che può dipendere da vecchie lesioni e/o avere natura infiammatoria.
- Water Violet dei Fiori di Bach: supporta la donna che, sentendosi incompresa per il proprio disagio, tende a isolarsi e così non trova l’affetto e il calore di cui ha bisogno.
- Sweet Chestnut dei Fiori Bach: aiuta la donna che si sente arrivata al limite della sopportazione, ma, pur vivendo un senso di profonda disperazione, non si lamenta.
- Gorse dei Fiori di Bach: sostiene la donna che ha perso la speranza e comincia a pensare che non esista alcuna cura per il proprio disturbo, e perciò prova scoraggiamento e rabbia che esterna di frequente.
- Agrimony dei Fiori di Bach: aiuta la donna che, non volendo tediare gli altri, nasconde e non manifesta il proprio disagio; inoltre, è un ottimo rimedio per il prurito e il dolore pungente.
- Mimulus dei Fiori di Bach: è l’essenza indicata quando si vive con timore il momento della visita ginecologica, in quanto possibile fonte di ulteriore sofferenza.
- Crab Apple dei Fiori di Bach: è il rimedio da assumere quando la vulvodinia porta la donna a sentirsi sbagliata o inadeguata, perché favorisce l’amore per se stessi e la sicurezza.
- Loving Yourself (Amare Se Stesse) delle Essenze Animali Wild Earth: è una miscela di diverse essenze, che aiuta a liberare sentimenti di autoaccettazione, per permettere alla persona di amarsi così come è.
Consulenze di floriterapia per la vulvodinia
Quando la vulvodinia porta dolori e bruciori particolarmente intensi e/o frequenti, consiglio di seguire un percorso di floriterapia personalizzato, grazie alla guida di un esperto.
Se desideri avvalerti delle mie consulenze, puoi richiedere maggiori informazioni o fissare direttamente un appuntamento utilizzando email o numero di telefono indicati nella pagina dei Contatti.
Le formule che propongo prevedono incontri nel mio studio di Cumiana, vicino a Torino, oppure online, tramite videochiamate su Zoom, WhatsApp o Skype.
Grazie al colloquio e ricorrendo a test specifici, focalizzeremo meglio le difficoltà e le emozioni che vivi a causa della vulvodinia; potrò così preparare la miscela di essenze floreali più indicata per il tuo caso.
Il preparato ti supporterà nella gestione del dolore e ti permetterà di riequilibrare gli stati emotivi, per intraprendere il percorso che porta finalmente al benessere.